Dovremmo prenderci cura della nostra salute mentale fin dal momento in cui ci svegliamo. È quanto sostengono gli esperti. E dovremmo anche privilegiare tutto ciò che contribuisce a produrre i cosiddetti “ormoni del benessere” secondo gli esperti in materia.
Quali sono quindi le cose che possiamo fare per invecchiare bene, più lentamente e assicurandoci una migliore qualità di vita? Fondamentale che le emozioni positive creino un circolo virtuoso che stimola la capacità del corpo di ripararsi, rilassarsi e generare la dopamina, la serotonina, le endorfine e l’ossitocina.
Essere ottimisti è qualcosa su cui bisogna lavorare quotidianamente: dovremmo regalarci qualcosa di positivo tre volte al giorno. Si tratta di cose semplici, ma che possono aiutare enormemente il nostro benessere, come cucinare, abbracciare qualcuno per 30 secondi, fare un bel bagno caldo, godersi un caffè senza fare altro o, ancora, ballare per tre minuti sulle note della nostra canzone preferita.
C’è una filosofia elaborata da Florence Servan-Schreiber, autrice del libro “Tre momenti di gioia al giorno: come attivare l’ottimismo ed essere più felici“, nel quale viene proposto quanto segue: «Scrivete, pensate e ricordate tre cose belle accadute durante la giornata. In questo modo, illuminate i vostri pensieri e siete incoraggiati a vedere il bicchiere mezzo pieno. Giorno dopo giorno, questa pratica modifica la vostra prospettiva e stimola la secrezione di molecole del benessere».
Tutti gli studi concordano sul fatto che solo il 30/50% dei tratti della personalità sono determinati biologicamente. E, sebbene l’ambiente e le persone che ci circondano esercitino un certo grado di influenza su di noi, è possibile compiere gesti e adottare abitudini che ci consentano di diventare ottimisti».
Perché stimolare la produzione degli ormoni del benessere è possibile. Da quella dell’ossitocina, che favorisce il senso di sicurezza e le relazioni sociali, a quella della serotonina, legata alle emozioni e all’umore, fino a quella delle endorfine, che provocano sensazioni di euforia e prevengono stress e dolore, e della dopamina. Quest’ultima, in particolare, è legata ai meccanismi di ricompensa e piacere ed è pertanto in grado di rafforzare quelle che sono le esperienze piacevoli. Va detto che si tratta di neurotrasmettitori della felicità associati alla regolazione dell’umore, al senso di benessere e alla riduzione dell’ansia. La dopamina, nello specifico, è un neurotrasmettitore che provoca una rapida sensazione di piacere, particolarmente energizzante e stimolante.