Milano è sempre stata un centro culturale frequentato da tantissimi intellettuali, artisti e grandi nomi che hanno fatto la storia. Uno di questi è Leonardo da Vinci che qui visse diversi anni. Genio assoluto e artista poliedrico – pittore, scultore, ingegnere, inventore, scienziato, visionario – è stato uno dei pochi a lasciare il segno. Ancora oggi sono numerosissime le sue opere, studiate e ammirate dal mondo intero.
A Milano ci sono diversi luoghi in cui è possibile conoscere più da vicino l’eredità leonardiana. Vi facciamo conoscere alcuni luoghi dove poterne ammirare la grandezza!
Impossibile non andare a vedere dal vivo il celebre dipinto di Leonardo, l’Ultima Cena. Commissionato da Ludovico Sforza, decora il refettorio del Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie. Un luogo spettacolare non solo per il dipinto ma per la bellezza del complesso religioso stesso. L’affresco è grande e vi sovrasterà entrando!
Un’altra tappa obbligatoria per scoprire la storia di da Vinci è il Museo della Scienza e del Tecnologia. La struttura presenta una sezione tutta dedicata all’artista: oltre 1.300 mq e 170 tra modelli storici, opere d’arte, volumi antichi e installazioni. Un viaggio che ripercorre la storia e la formazione del genio toscano.
All’interno di Casa Atellani – residenza di Ludovico Sforza – si trova un vigneto che il Duca donò a Leonardo mentre era intento a dipingere il Cenacolo. Un angolo bucolico in cui il tempo pare fermarsi se non fosse per la rigogliosa vegetazione che cambia colore!
Ci troviamo in zona Ripamonti. Il glicine di Leonardo è uno dei più antichi d’Italia: si stima che abbia più di 715 anni! Questo bellissimo glicine fiorito piaceva molto a Leonardo dove qui amava passare un po’ del suo tempo a meditare e trovare ispirazione. Si dice che un tempo, quando il glicine cresceva Leonardo (che lavorava stabilmente a Milano) amasse sedersi all’ombra di questa grande pianta per prendere il fresco e meditare.
Un altro posto imperdibile è il Museo tutto dedicato al grande inventore. Una mostra unica che consente di scoprire il vero Leonardo da Vinci artista e scienziato, grazie a ricostruzioni inedite delle sue macchine e restauri dei suoi dipinti più celebri. Un’immersione completa a 360° nel mondo leonardiano!
Se volete ammirare un omaggio al grande artista potete fare un salto in Piazza Scala. Qui troverete a troneggiare una statua proprio di Leonardo. Il monumento fu realizzato dallo scultore Pietro Magni e inaugurato nel 1872. Sotto di lui compaiono altre 4 figure in marmo in piedistalli che rappresentano quattro allievi di Leonardo: Giovanni Antonio Boltraffio, Marco d’Oggiono, Cesare da Sesto e Gian Giacomo Caprotti.
Chiamata in questo modo dal rivestimento di assi di legno che un tempo ricopriva le pareti, la Sala delle Asse è una stanza che si trova nel Castello Sforzesco di Milano. Ludovico il Moro commissionò a Leonardo il celebre affresco he occupa soffitto e pareti: l’ambiente ospita una decorazione con intrecci vegetali e gelsi, che con un effetto molto veritiero ricreano un pergolato lungo tutta la volta, e le pareti dando così l’idea di una graziosa veranda all’aperto.
Un’altra tappa per ammirare le tracce di Leonardo da Vinci è il cavallo in zona San Siro. La storia narra che Ludovico il Moro commissionò all’artista questo grande cavallo in bronzo in onore del padre Francesco. Il progetto necessitava di 10 tonnellate di bronzo ma a causa di uno scoppio della guerra tra Francia e Ducato d’Este, il bronzo fu destinato alla costruzione di cannoni per la difesa di Milano. I secoli passano, Leonardo non fa in tempo a concludere l’opera e il progetto naufraga. Ma è il ricco collezionista Charles Dent decide di portare a termine quanto iniziato: crea una fondazione in onore del cavallo e in 15 anni raccoglie 2.5 milioni di euro per realizzare la scultura. Il progetto fu affidato alla scultrice Nina Akamu che si ispirò agli schizzi dell’artista toscano. Una volta realizzato il cavallo, nel 1999, fu donato a Milano e ora sorge vicino all’ippodromo della città.
Un’altra testimonianza importantissima è il Codice Atlantico di Leonardo conservato presso la Pinacoteca Ambrosiana. Si tratta della raccolta più ampia di schizzi, disegni e progetti: più di 1700 bozze e studi compongono il Codex Atlanticus, senza un ordine preciso. Una curiosità: è denominato “atlantico” in quanto il formato dei fogli usati dallo scienziato era tipico degli atlanti geografici dell’epoca.
Ultima tappa per riscoprire Leonardo da Vinci a Milano è nuovamente al Castello. Qui, presso la Biblioteca Trivulziana, all’interno del Cortile della Rocchetta, si trova il famoso Codice Trivulziano 2162, che altro non è che il suo quaderno di appunti dove Leonardo a fine ‘500 fece delle bozze, degli schizzi di progetti a cui stava lavorando, studi fisiognomici, architettonici, meccanici e bellici.