Con David Romano, in una puntata speciale di “Una gita fuoriporta” – con la rubrica “INPUT – Appunti di viaggio” – vi portiamo alla scoperta della città di Málaga dove Pablo Picasso trascorse la sua infanzia, alla ricerca dell’opera e dei luoghi che segnarono la vita di questo geniale artista spagnolo.
Artista europeo come pochi altri, capace di rinnovarsi e di fare da ponte tra linguaggi diversi e paesi che si ritrovano insieme nel segno del suo nome: stiamo parlando di Pablo Picasso. L’8 aprile 2023 è stato il cinquantesimo anniversario della morte dell’artista, che ha lasciato il suo indelebile segno tra arte multiforme, impegno, costume e storia, sempre nel segno dell’avanguardia, un passo avanti nella lucidità del pensiero.
Per l’occasione Francia e Spagna hanno deciso di lavorare insieme istituendo un comitato che ha dato vita a “Picasso Celebration 1973-2023“, oltre 60 mostre ed eventi che si terranno in Europa (Germania, Svizzera, Principato di Monaco, Romania e Belgio) e nord America, nel segno di un’analisi storiografica dell’opera di Picasso.
In Spagna, dove Picasso ha vissuto, sarà ricordato nelle 5 città più vicine all’artista: Málaga (nacque qui nel 1881), Madrid, Barcellona, A Coruña e Bilbao.
Da molti anni ormai Málaga offre la possibilità di visitare la città facendo tappa nei luoghi legati alla vita dell’artista. “L’Anno Picasso” qui è celebrato con mostre allestite nei due centri culturali maggiormente legati alla figura dell’artista. Da un lato, il Museo Picasso propone le mostre “Picasso: corpo e materia” e “L’eco di Picasso“. La Casa Museo Natale di Picasso organizza “Le età di Pablo” e “L’immagine di Picasso“.
Anche a Madrid “L‘anno Picasso” proseguirà per tutto il 2023 con tante iniziative, sconfinando fino a metà del 2024.
L’inaugurazione si è tenuta al Museo Reina Sofia, ai piedi del maestoso “Guernica“, alla presenza del re di Spagna Felipe VI, che ha ricordato Picasso come “un artista completo e lavoratore instancabile“, e il premier spagnolo Pedro Sanchez, per il quale “Picasso ha raccolto la ferita del nostro popolo, lo shock collettivo che ancora oggi ci interpella“.